Prendersi la responsabilità
C'è un momento preciso in cui la tua esistenza inizia a cambiare: è quando smetti di aspettare che le cose "migliorino" e inizi a prenderti la responsabilità di farle andare meglio tu. È in questo cambio di prospettiva che si cela il principio del "prendersi la responsabilità" – uno dei più potenti che abbia mai sperimentato e al quale torno ogni volta che posso, perché mi dona sempre nuova forza e motivazione per evolvere.
Cosa significa prendersi la responsabilità?
Non si tratta di prendersi la colpa di chissà cosa, e neanche di sentirsi vittime. Si tratta invece di accettare il momento presente, accettare la posizione che occupiamo nella vita e far partire il nostro agire da questo. Significa smettere di lottare contro ciò che non va, ma focalizzarci pienamente sui prossimi passi da fare.
Quando ti prendi la responsabilità, la tua attenzione si sposta dai problemi alle soluzioni, dalla lotta all'impegno, dalla sofferenza alla possibilità, dalla paura al coraggio, dal sabotaggio al prenderti cura.
Va bene, nel passato hai incontrato ostacoli, sfide e ingiustizie, e ora sei giunto fino a qui... Cosa vuoi farne di questa esperienza? Come vuoi usare il "pacchetto" che l'esistenza ti ha assegnato?
Se non ti prendi la responsabilità di tutto quello che sei e che hai attraversato, continuerai a lottare e a metterlo in discussione, finendo inevitabilmente per accartocciarti su te stesso.
Qui e ora
A livello spirituale, potremmo prenderci la responsabilità della nostra stessa incarnazione, accettare di essere un tassello di un disegno più grande, ma è un discorso profondo e, in realtà, non per forza necessario, nel senso che tutto quello che serve alla nostra evoluzione è sempre a portata di mano, qui e ora, indipendentemente che sentiamo o meno di essere parte di un'anima che esiste al di là della manifestazione materiale.
L'universo è un frattale e anche la singola vita, se la sai guardare bene, contiente tutto quello che l'anima ha deciso di affrontare nei suoi viaggi. Questo implica che non fa grande differenza avere memorie di altre vite, altre tempi. Conta, invece, essere presenti, essere svegli alla nostra energia, alla nostra natura, così come ci è dato di contattarla, perché qui e ora c'è davvero tutto quello che ci serve per il nostro prossimo passo.
Ecco quindi che, se non hai la “colpa” dei traumi o delle trappole che hai affrontato nel passato, sei però responsabile di guarire la ferita che ti hanno lasciato. E se non hai scelto tu, come essere umano, di nascere in un certo ambiente, hai però la responsabilità di come usi le carte che ti sono state messe a disposizione.
Il principio della responsabiltà ci riporta al momento presente, ci obbliga a guardarci per quello che siamo adesso e a chiederci: vogliamo lottare contro quel che è stato o prenderci la responsabilità di andare avanti? Vogliamo continuare a sentirci delle vittime o impegnarci a costruire il nostro potere?
Andare avanti, andare oltre
Non puoi diventare ciò che vuoi essere, se non parti da dove ti trovi adesso. Il primo atto di responsabilità, pertanto, è sempre verso ciò che sei ora, verso quello che fai, le sfide che affronti, i problemi che hai, le mancanze che ritieni di avere, il modo in cui rispondi a tutto questo.
Quando ti prendi la responsabilità di quello che oggi sei, allora sei pronto per andare avanti e manifestare la migliore versione di te.
Ecco che non aspetti più che le cose cambino, che l'occasione si presenti, che ti venga dato ciò di cui hai bisogno... Se stai cercando di cambiare abitudini, ti prendi semplicemente la responsabilità di cambiare quelle abitudini. Se stai cercando di entrare in un nuovo ruolo professionale, ti prendi la responsabilità di occupare quel ruolo. Se stai cercando di diventare una persona migliore, ti prendi la responsabilità di diventare ed essere quella persona.
E se senti che ci sono resistenze, paure o dubbi, sposti l'attenzione dal cercare la causa o il "colpevole", o dal cercare chi può "salvarti", al prenderti la responsabilità di essere quella persona che affronta e supera i suoi blocchi, invece di continuare a farti rabbuiare da loro.
Non dico che sia facile, ma è possibile... e questa possibilità comincia nel momento in cui ti prendi la responsabilità.
Qualunque sia il tuo ruolo oggi, prenditi la responsabilità di occuparlo, e, se non ti piace, prenditi la responsabilità del fatto che non ti piace e vuoi cambiarlo. E qualunque sia la persona che vuoi diventare, prenditi la responsabilità di essere quella persona, e se hai paure o dubbi, prenditi la responsabilità di andare oltre.
È la tua vita, nessuno verrà a salvarti, ma tu ne sei responsabile, quindi tu hai il potere di condurla!
Se senti che è arrivato il momento di elevare il tuo livello di responsabilità e desideri allinearti pienamente alla tua missione, sono qui per supportarti in questo percorso. Come Life Purpose Coach, posso aiutarti a trasformare questa consapevolezza in azioni concrete e sostenibili. Contattami per esplorare insieme come possiamo dare forma ai tuoi obiettivi.
Camilla Ripani
La tua Life Purpose Coach
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